Morte per amianto ed Eternit - I parenti hanno diritto al risarcimento del danno - Il nesso eziologico o di causalità
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- Pubblicato: Martedì, 19 Giugno 2018 23:14
- Scritto da Avv. Gabriele De Paola
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- Nesso eziologico o di causalità -
Per provare i danni di cui sopra ci si dovrà innanzitutto preoccupare di provare il nesso eziologico o di causalità, ossia la relazione diretta tra causa ed effetto che ha originato la malattia professionale.
Accertato in fatto che il soggetto deceduto è stato esposto alle sostanze presenti sul luogo di lavoro, nonché acquisita tutta la documentazione clinica e eventualmente dell'Inail attestante le cause della morte per mesotelioma pleurico (ma vale tale ragionamento per qualsiasi malattia professionale), ci si dovrà dunque concentrare sulla ricorrenza del nesso di causalità.
Si dovrà ricordare che la Giurisprudenza si è sovente espressa in materia di risarcimento del danno, sostenendo che la prova dell’esposizione di un lavoratore alle fibre di amianto fosse di per sé sufficiente a ritenere sussistente un nesso di causalità tra l’esposizione e la malattia.
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