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20 marzo 2012: Mediazione obbligatoria anche per RC auto e Condominio

AGGIORNAMENTO 30 OTTOBRE 2012: ATTENZIONE: Il Contenuto del seguente articolo è da considerarsi ormai datato: La Corte Costituzionale ha infatti escluso l'obbligatorietà della mediazione. Ciò non di meno, la mediazione rimane un rimedio utile alla risoluzione dei conflitti in tempi brevi, con costi ridotti e con idoneità del verbale di conciliazione ad assurgere a titolo esecutivo.

Il D. Lgs. 28/2010 introduceva poco più di un anno fa il procedimento obbligatorio di conciliazione all'interno dell'Ordinamento italiano, costringendo chiunque volesse intraprendere un'azione giudiziale in determinate materie quali diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazioni, comodato, affitto d'azienda, risarcimento del danno da responsabilità medica, diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo pubblicitario, contratti assicurativi, bancari e finanziari ad adire un Organismo di media-conciliazione per tentare una soluzione stra-giudiziale della controversia davanti ad un soggetto terzo ed imparziale e che potesse evitare alle parti le lungaggini giudiziarie.

A partire da oggi qualsiasi causa attinente la circolazione di autoveicoli e natanti, nonché in materia condominiale, dovrà passare obbligatoriamente dal mediatore, rimanendo elitarie le materie escluse da questo campo, come ad esempio separazioni e divorzi.

Il Governo Monti ha quindi deciso di promuovere quanto di buono fatto dal precedente Governo Berlusconi, promuovendo a pieni voti la mediazione, vista come strumento deflattivo, capace di decongestionare lo stagnare di un numero considerevole di pratiche nei Tribunali d'Italia.

La mediazione ha diversi vantaggi, che vanno compresi e capiti dagli operatori della legge: primi fra tutti gli avvocati, che dovranno rivedere le proprie posizioni e magari approcciare alla mediazione con altro spirito ben diverso da quello avuto da alcuni finora: è finita l'era del "Questa la vinciamo!" ed è iniziata l'era del "Questa la mediamo!".

Molti storceranno il naso all'inizio, ma è così in tutte le cose nuove: la mediazione ha il vantaggio di far chiudere una vertenza in poco tempo con il risparmio di denari per i clienti e tutto sommato conviene anche agli avvocati: vedere un cliente felice del risultato ottenuto in un tempo ristretto è tutto sommato il miglior profitto ed il miglior biglietto da visita per un avvocato, anche se considerando in termini assoluti il suo guadagno è facile tirare le somme: con una mediazione che dura massimo 4 mesi l'avvocato incassa i suoi onorari prima, è vero, ma ne incassa decisamente meno: è minore l'attività che lo impegna, sono meno le voci di spesa sulle quale dovrà concentrarsi il suo apporto alla soluzione della vertenza.

La mediazione sarà l'occasione per testare la categoria e vedere chi guarda prima agli interessi delle parti e chi prima al proprio profitto personale.

Anche se ovviamente non è possibile estendere questa considerazione a qualsiasi tipo di vertenza, in quanto ovviamente, ci saranno dei casi in cui sarà opportuno non mediare una causa, ma questi saranno un numero davvero ridotto.

Si entra in un'ottica completamente diversa: gli americani parlano di procedimenti in cui non perde nessuno, ossia di procedimenti WIN - WIN. In Italia siamo abituati a vedere il bicchiere mezzo vuoto e allora ci piace pensare che tutte le parti, in mediazione, rinuncino a qualcosa delle proprie pretese.

Tuttavia il carattere deburocratizzato, informale e l'obbligo di riservatezza del procedimento sono il vero punto di forza della mediazione.

Bisogna pensare che - davvero - quando si adisce un Giudice, ci si spoglia della possibilità di decidere autonomamente a cosa rinunciare e si trasferisce figurativamente a questo, in cui si ripone estrema fiducia, ogni potere decisorio. In mediazione ciò non avviene: sono le parti ad essere completamente consapevoli delle rinunce necessarie a raggiungere un punto d'accordo.

Ci si chiederà cosa differenzi la mediazione dalla vecchia transazione fatta dagli avvocati:

si risponderà che davanti al mediatore le parti hanno la sensazione e la percezione di cosa potrebbe accadere andando in causa, perché in fondo trovarsi davanti ad un mediatore viene recepito dalle parti come se si trovassero di fronte ad un giudice, anche se ciò non coincide con la realtà:

il mediatore non ha poteri decisori, anzi il bravo mediatore deve permettere alle parti di raggiungere in autonomia e con il dialogo, ripristinando lo stesso tra loro, una soluzione condivisa e non salomonica.

I vantaggi derivanti dalla mediazione sono quindi riassumili in: economicità, velocità, terzietà e imparzialità del mediatore, riservatezza del procedimento.

Inoltre la mediazione da' altresì diritto ad alcune agevolazioni fiscali, come descritto dal d. lgs. 28/2010, come l'esenzione dal pagamento dell'imposta di registro per le vertenze il cui valore sia inferiore ai 50.000 euro.

Lo Studio di Consulenza Legale De Paola Longhitano crede fermamente nell'istituto della mediazione e nei benefici che alla clientela possano derivare dal suo esperimento. Tutti i componenti dello Studio hanno conseguito infatti l'attestato da mediatori professionisti civili e commerciali ed esercitano da tempo anche come mediatori negli organismi di media-conciliazione del Capoluogo piemontese.

AGGIORNAMENTO dell'articolo in data 8 marzo 2013:

Benché sia venuta meno l'obbligatorietà dell'esperimento del procedimento di mediazione in conseguenza del recente intervento della Cassazione sul punto, la conduzione di trattative stragiudiziali, eventualmente anche in sede di mediazione, rappresentano comunque una delle vie migliori per l'ottenimento di risultati soddisfacenti per il cliente in tempi ridotti.