Sequestro preventivo dell'immobile se viene ravvisato il reato di usura
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Il Tribunale di Torino con provvedimento 30 gennaio 2015 ha disposto il sequestro preventivo di un immobile di cui era stata provocata la vendita all'asta da parte del creditore.
Ebbene, siccome è stato ravvisato il fumus boni iuris del ricorrere del reato di usura (ossia la verosomiglianza del ricorrere del reato stesso), nonché il periculum in mora (ossia il pericolo di danno grave ed irreparabile che potrebbe derivare al debitore esecutato dall'esecuzione), il Tribunale di Torino ha disposto il sequestro (penale) preventivo del suddetto immobile, nelle more del giudizio di accertamento del ricorrere del suddetto reato.
Bisogna rimarcare che nel caso di specie l'immobile era adibito ad abitazione del debitore.
Si tratta di un provvedimento non definitivo, che comunque non può non destare interesse da parte degli operatori del diritto, in particolar modo di coloro che si occupano di usura bancaria, con particolar riguardo qui all'usura soggettiva e alla sua rilevanza anche penale.
Si tratta senz'altro di una apertura dei Giudici all'interpretazione del reato di usura in maniera più estensiva di quanto finora sia avvenuto.