Le tre stelle bianconere: è possibile che vengano utilizzate?
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- Pubblicato: Martedì, 22 Maggio 2012 16:02
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La Juventus è campione d'Italia da ormai più di una settimana, lo sappiamo, ma da tempo tiene banco la questione dei famosi 28 scudetti, che per i tifosi bianconeri sono assolutamente ed immancabilmente 30, considerandosi lesi nell'onore dalla revoca degli scudetti dell'era Moggi e della famosa triade per illeciti sportivi di calciopoli.
Al di là di ciò che si pensi, se sia corretto o errato il pensiero di cucirsi o meno tre stelle sul petto, analizziamo qui il regolamento sportivo, cercando di capire se in effetti per la Juventus fregiarsi di 30 scudetti non possa comportare dei problemi di carattere giuridico.
Ovviamente ci stiamo riferendo a problemi aventi rilevanza prettamente sportiva.
Analizziamo quindi cosa è stabilito dal Regolamento delle divise da gioco emanato dalla Lega Calcio.
Si parla qui di grandezza del logo societario, dimensioni degli sponsor e dei nomi dei calciatori sulle maglie da gioco.
Nulla si dice in merito alle stelle, in quanto trattasi di una consuetudine e di prassi consolidata quella di apporre una stella ogni 10 scudetti vinti.
L'articolo 10 del predetto Regolamento stabilisce solo che le maglie siano soggette ad una preventiva approvazione da parte della Lega, essendo a quest'ultima demandato il compito di segnalare eventuali violazioni di regolamenti o di disposizioni federali ai competenti organi di giustizia.
Va però anche ricordato quanto previsto all'art. 1 del medesimo Regolamento in cui si prevede come vietato tutto ciò che non sia in modo manifesto normato dallo stesso Regolamento.
In questo senso possiamo attenderci che la Juventus sottoponga alla Lega una maglia con le tre stelle, ma che sia pronta a vedersi negata la possibilità di utilizzare tale maglia, preparando all'uopo una nuova maglia con sole due stelle.
Va considerato poi il Codice di Giustizia Sportiva, il quale prevede all'art. 1, I comma che le società e tutti i tesserati debbano rispettare e si conformino alle decisioni emesse dal Giudice sportivo e dalle Corti di Giustizia Sportiva.
Tale articolo testualmente così recita:
Le società, i dirigenti, gli atleti, i tecnici, gli ufficiali di gara ed ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l'Ordinamento federale, sono tenuti all'osservanza delle norme e degli atti federali e devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva.
In tal senso la società Juventus sarebbe già sanzionabile per non aver rispettato quanto sentenziato dalle tali Corti.
Come è evidente anche dalle immagini presenti in questo articolo, non solo durante i festeggiamenti il pullmann societario esponeva un cartello di limite stradale di 30 Km/h, per affermare, contrariamente a quanto sancito nei tribunali sportivi, che gli scudetti vinti fossero 30, ma addirittura la sede della società in Corso Galileo Ferraris a Torino ha esposto la bandiera recante le tre stelle, che si può vedere in foto.
Tale comportamento è certamente censurabile e passibile già esso stesso di penalizzazione di punti alla riapertura del prossimo campionato.
Vedremo se la società bianconera sarà nuovamente ripresa dalla Giustizia sportiva o se sarà possibile chiudere un occhio sulla faccenda. Solo il tempo ce lo dirà.