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Imu: come si calcola?

L'IMU è la nuova imposta municipale unica.

Tassa sugli immobili che sostituisce l'ICI a partire dall'anno 2012.

Imu: quanto e come si paga

L'IMU si calcola così:

Va anzitutto utilizzata la rendita catastale come base di calcolo.

Per conoscere la Vostra rendita catastale è opportuno avere una visura catastale del Vostro immobile oppure reperire tale dato all'interno dell'atto di compravendita notarile che avete sottoscritto al momento dell'acquisto dello stesso.

Tale rendita va rivalutata prima del 5% (rivalutazione già in vigore dal 1997).

Prenderemo perciò la rendita e la moltiplicheremo per 5 e divideremo per 100.

Ottenuto il 5% questo va sommato alla rendita.

Poi la somma ottenuta (rendita + 5%) va rivalutata ulteriormente del 60% (a partire dal 1 gennaio 2012).

Prendiamo la rendita rivalutata al 5% e la moltiplichiamo ora per 60 e dividiamo per 100.

Ottenuto il 60%, questo va sommato alla rendita già rivalutata del 5%.

Questa rendita catastale ottenuta, rivalutata prima del 5 e poi del 60% va ora moltiplicata per:

100 se l'immobile è una abitazione privata, un ufficio pubblico, un deposito o un'autorimessa;

50 se l'immobile è un ufficio, uno studio privata, un albergo, un teatro o un cinema;

34 se l'immobile è un negozio o una bottega.

In tal modo otterremo il valore catastale dell'immobile.

Su tale valore possiamo ora finalmente calcolare l'IMU.

Tale valore andrà in sostanza moltiplicato per un coefficiente fornito dal singolo Comune.

L'aliquota ordinaria per il 2012 è dello 0,4 per cento per la prima casa. Valore che può però variare a seconda del singolo Comune dallo 0,2 allo 0,6 per cento.

Per la seconda casa l'aliquota ordinaria è dello 0,76%.

Ma ciascun Comune ha facoltà di variare detto importo dallo 0,46 all'1,06%.

DETRAZIONI PRIMA CASA

All'IMU ordinaria per la prima casa va poi sottratta una detrazione di 200 Euro, se la casa è adibita ad abitazione principale.

Se nel nucleo familiare del proprietario dell'immobile vi è poi un figlio che abbia meno di 26 anni, è possibile usufruire di una ulteriore detrazione pari a 50 euro per ogni figlio convivente, fino ad un massimo di 200 euro (e cioè dal quinto figlio in poi non si gode di ulteriori detrazioni).

Il pagamento deve essere effettuato tramite Modulo F24. Potete scaricare gratuitamente dal nostro sito un modulo F24 compilabile, cliccando qui.