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Fate largo: Arriva il "Divorzio Breve"

Lunedì 26 maggio prossimo venturo, la Camera dei Deputati, dopo l'approvazione del testo in Commissione Giustizia, si appresta ad esaminare il disegno di legge sul Divorzio Breve, che contiene delle novità importanti in materia di diritto di famiglia.

Divorzio breve: in soli 6 mesi torni libero! 

Ad oggi infatti per ottenere il divorzio è necessario attendere il decorso di ben 3 anni dalla pronuncia della separazione.

Se dovesse essere approvato il nuovo Divorzio breve, il termine verrebbe sdoppiato, a seconda che esso sia giudiziale o a domanda congiunta.

Nel primo caso il termine verrebbe ridotto ad un anno, dagli originari tre.

Nel secondo, il termine verrebbe addirittura ulteriormente ridotto a soli sei mesi dalla intervenuta separazione, seguendo un meccanismo premiale, e ciò sempre che nel tempo intermedio non si sia ricostituita l'affectio coniugalis, ossia quell'unità che è propria di un rapporto di coniugio, cosa che si realizza ad esempio ritornando a coabitare sotto lo stesso tetto.

Il motivo della riduzione a sei mesi è collegato al fatto che la domanda venga pertanto proposta congiuntamente dai coniugi. Si tratta di quei casi in cui sussista un accordo tra gli stessi relativamente sia alla prole, sia ai loro rapporti economici e patrimoniali. I casi cioè in cui i coniugi non si fanno la guerra ad oltranza.

Se questo testo verrà votato e diverrà legge, c'è da prevedere un'impennata dei divorzi, ma anche delle separazioni: tutta la procedura nel suo insieme sarà infatti più breve e soprattutto meno dolorosa, con minori esborsi nei confronti degli psicologi.

Ciò permetterà ai coniugi separati di poter presto ottenere il divorzio e contrarre nuovo matrimonio.

In molti casi significa per una persona tornare a rivedere la luce dopo il buio più profondo, che oggi dura a lungo e logora e consuma uomini e donne, papà e mamme.

In poche parole: chi sarà in grado di "elaborare il lutto" del primo matrimonio andato male, potrà pensare a rifarsi una vita magari ancora in giovane età, senza attendere le lungaggini attuali che fanno trascorrere inutilmente ben tre anni della vita di ciascun coniuge.

C'è da augurarsi che la proposta a firma dell'on. Alessandra Moretti del PD divenga realtà e civilizzi maggiormente questo Paese, allineandolo sotto questo aspetto all'Europa.